Amaca: guida alla scelta, al montaggio e all’uso
In questo articolo
- Come scelgo la mia amaca?
- Dove la metto? Quanto spazio serve?
- Come si monta e fissa in sicurezza?
Ti tranquillizzo, è più facile di quanto pensi! In questa guida troverai idee, suggerimenti e trucchi per scegliere e appendere la tua amaca in modo facile e sicuro.
In sintesi: un’amaca ti darà non solo relax e benessere, ma anche un accessorio versatile di arredo, un letto pensile montabile e smontabile, addirittura portatile (tanto più che noi le forniamo anche con una borsa di cotone a tracolla!).
Da ultimo: le amache che trovi qui sono speciali, perché fatte al telaio o intrecciate a mano con tecniche ancestrali. Il tessuto è in cotone di alta qualità o in fibre vegetali, senza alcuna traccia di plastica o materiali sintetici.
Gli artefici sono artigiane e artigiani che appartengono a comunità locali e indigene del Venezuela: ciascun pezzo è unico e irripetibile e ha in sé un grande valore etico ed estetico. Un’amaca Oriwaka ti farà viaggiare e sognare, o almeno questo è il nostro augurio.
Cominciamo!
Introduzione all’amaca: i miti da sfatare
Si dice che nessun’altra forma di letto sia più comoda dell’amaca, che richiama la siesta, il riposo nella natura e il sollievo da ogni fatica, mentale e fisica.
Se vuoi sapere dove è nata l’amaca, in quali luoghi del mondo è diffusa, da dove deriva il suo nome e altre curiosità, ti invito a leggere questo post: L’amaca, culla dell’umanità. Qui parleremo soprattutto di aspetti pratici.
Inizio con alcuni miti da sfatare su cosa occorre per tenere un’amaca.
Da ultimo: le amache che trovi qui sono speciali, perché fatte al telaio o intrecciate a mano con tecniche ancestrali. Il tessuto è in cotone di alta qualità o in fibre vegetali, senza alcuna traccia di plastica o materiali sintetici.
Gli artefici sono artigiane e artigiani che appartengono a comunità locali e indigene del Venezuela: ciascun pezzo è unico e irripetibile e ha in sé un grande valore etico ed estetico. Un’amaca Oriwaka ti farà viaggiare e sognare, o almeno questo è il nostro augurio.
Cominciamo!
Com’è fatta un’amaca
L’amaca si compone di quattro parti principali: corpo, testata, occhiello e bordura.
- Il corpo è il tessuto centrale, molto distintivo e diverso da un’amaca dall’altra.
In Venezuela, dove è presente un’amaca in ogni casa, proprio in base a com’è fatto il corpo si fa un’ulteriore differenza, tra chinchorro e amaca propriamente detta: nel primo la trama è più aperta e larga, nella seconda trama e ordito sono molto più fitti e il tessuto è più spesso e robusto. In genere il chinchorro è un po’ più leggero e agile. - La testata (“cabuyera” in spagnolo) indica gli estremi dell’amaca. È formata da un insieme di corde di lunghezza variabile che si legano ai fili terminali dell’ordito del corpo principale e terminano con un’ansa ad anello (l’occhiello, vedi sotto). Dal numero di corde di sospensione dipende la comodità e longevità di un’amaca: più numerose sono le corde e meglio si distribuisce il peso del corpo, garantendo una piacevole sensazione di leggerezza.
- L’occhiello è l’anello da cui l’amaca si appende, che si trova a ciascuna delle sue due estremità. All’interno di ogni occhiello si fa passare un gancio a S o un moschettone o una fune, che a loro volta si agganceranno o legheranno al supporto che avremo a disposizione (gancio fissato alla parete, alla trave o corda annodata all’albero).
- La bordura, detta anche frangia (“trapera” in spagnolo), è un elemento puramente decorativo, che definisce la qualità della manifattura e la bellezza del modello. Realizzata all’uncinetto o annodata con la tecnica del macramè, pende dalle parti laterali come puro ornamento.
Come scegliere l’amaca: le variabili da valutare
Per scegliere la tua amaca ideale e poterla godere appieno, è importante che tu conosca quali sono le variabili da considerare prima dell’acquisto.
Di seguito trovi la tabella comparativa delle varianti di amaca che fanno parte della collezione Oriwaka, che è anche un riepilogo completo di tutti i dettagli utili per fare una scelta ottimale, ovvero:
- capacità di carico in kg
- larghezza e lunghezza del corpo
- lunghezza totale (corpo + corde di sospensione)
- distanza ottimale di montaggio
- peso dell’amaca stessa.
Tutti questi elementi variano in base alla taglia: ci sono infatti amache singole, matrimoniali e di taglia unica.
Nel nostro shop troverai tutti questi dati indicati nella sezione Dettagli di ogni amaca.
L’importanza della larghezza
Tradizionalmente, in Sud America, ci si sdraia sull’amaca in diagonale, cioè non nel senso della lunghezza, ma di traverso; così la schiena rimane più distesa. Hai mai provato?
Per fare in modo che tu possa sdraiarti diagonalmente, un’amaca ha bisogno di una certa larghezza. Come regola indicativa, più è alta la persona che userà l’amaca e più dovrà essere largo il corpo dell’amaca che scegli.
Lunghezza e spazio disponibile
Le nostre amache si possono appendere all’esterno o all’interno, ovunque ci siano due punti di fissaggio abbastanza forti da reggere il peso della corporatura di chi la userà e lo spazio sufficiente per distendere l’amaca in tutta la sua lunghezza (corpo + corde di sospensione).
Ogni amaca, in base alle proprie dimensioni, ha una distanza di sospensione consigliata; assicurati di potere garantire quella distanza nello spazio dove vorrai metterla.
Spazio utile e distanze di montaggio
Le amache Oriwaka sono ideali per rilassarsi in giardino, sul balcone o in terrazzo, ma anche per creare un angolo accogliente all’interno della tua casa. Funzionano in una vasta gamma di scenari:
- appese tra due pareti
- appese al soffitto
- appese a una trave o una pergola
- appese tra una parete e un albero
- appese tra una parete e una colonna
- appese tra una parete e una trave
- appese tra due alberi.
Spazio utile e altezza di sospensione
Qualunque sia l’opzione di installazione che tu scelga per appendere l’amaca, ci sono due distanze fondamentali di cui tener conto:
- la distanza tra i due punti di sospensione
- l’altezza da terra di questi punti.
Il corretto bilanciamento tra queste due distanze fa’ sì che la tua amaca abbia la giusta distensione e curvatura: né troppo curva, né troppo tesa.
Per le amache Oriwaka considera questi intervalli indicativi:
Tipologia | Amaca di Tintorero singola |
Amaca di Tintorero matrimoniale |
Amaca Warao taglia unica |
Distanza ottimale fra i due punti di sospensione | 240 a 300 cm | 320 a 360 cm | 240 a 300 cm |
Attenzione, però, non è una regola ferrea. Se per esempio lo spazio di cui disponi è più ampio dell’intervallo ottimale indicato, puoi accorciare la distanza usando una corda a una o ciascuna delle estremità. Se lo spazio invece è inferiore, puoi aumentare l’altezza a cui fissare l’amaca. Insomma devi un po’ giocarti il rapporto tra le distanze.
Riguardo all’altezza dei punti di sospensione, l’ideale è un rapporto 1:2 tra altezza e lunghezza, cioè l’altezza di sospensione (Y) dovrebbe essere circa la metà della distanza di sospensione (X).
Nel punto più basso, l’amaca dovrebbe trovarsi a circa 45 cm da terra. Puoi anche usare una semplice regola empirica, che io chiamo “regola della sedia”: la distanza da terra che dovrai ottenere è quella che ti consente di salire sull’amaca senza sollevarti troppo, in pratica poco più dell’altezza di una sedia (all’inizio anche un po’ più alta, perché poi nel tempo scenderà).
Istruzioni pratiche di montaggio
Hai comprato l’amaca, hai individuato lo spazio dove sarà installata, hai preso le misure: ora non resta che appenderla.
Appendere un'amaca tra due pareti
- Per fissare l’amaca tra due pareti assicurati che siano abbastanza robuste (in cemento, pietra o mattoni) da sostenere il peso del corpo.
- Controlla di avere la distanza ottimale. Se lo spazio che hai è più ampio, puoi aggiungere una corda a una o entrambe le estremità; se invece è inferiore, puoi aumentare l’altezza di sospensione.
- Procurati una coppia di supporti adatti al materiale delle tue pareti (ottime le piastre ad anello o il gancio da parete a 4 viti), una coppia di tasselli per ogni supporto e apposite viti profonde e robuste. Usa una corda o dei moschettoni per appendere gli occhielli dell’amaca a ciascun gancio. Per questi accessori di montaggio fatti consigliare dal tuo ferramenta di fiducia. Io consiglio di usare sempre corde e moschettoni, perché così puoi smontare l’amaca con più comodità quando non la usi o anche solo sganciarla da un lato e appenderla sull’altro per fare spazio.
- Pratica i fori, inserisci i tasselli, avvita i supporti e appendi la tua amaca.
- Ecco fatto! Preparati a vivere l’estate tutto l’anno, con l’amaca nella tua camera da letto, salotto o ufficio.
Appendere un’amaca al soffitto
- Per fissare l’amaca a un soffitto accertati che questo sia idoneo per sostenere il peso del corpo.
- Procurati: una coppia di supporti (valuta il tipo più adatto al materiale del soffitto); una coppia di tasselli per ogni supporto e apposite viti profonde e robuste; due corde abbastanza lunghe in modo da rispettare la corretta distanza da terra (circa 45 cm); due moschettoni, comodissimi per attaccare e staccare gli occhielli dell’amaca dai supporti. Per questi accessori di montaggio, fatti consigliare dal tuo ferramenta di fiducia.
- Pratica i fori, inserisci i tasselli e avvita i supporti al soffitto.
- Per ciascuna corda, collega un capo al supporto e l’altro all’occhiello dell’amaca, direttamente con un nodo o tramite un moschettone. Regola l’altezza dell’amaca in modo che la distanza da terra sia di circa 45 cm (usa la regola della sedia che ti ho spiegato sopra).
- Ecco fatto, adesso goditi la tua amaca!
Appendere un’amaca a una trave o una pergola
- Accertati che la trave o la pergola siano abbastanza forti da sostenere il peso del corpo.
- Procurati due corde o cinghie e due moschettoni. Accertati che le corde siano abbastanza lunghe in modo che la parte più bassa dell’amaca rimanga a circa 45 cm da terra (usa la regola della sedia che ti ho spiegato sopra).
- Avvolgi saldamente ciascuna corda attorno alla trave alla distanza consigliata per i due punti di fissaggio.
- Poi collega gli occhielli alle corde usando un nodo o, ancora meglio, un gancio a S o un moschettone, così attacchi e stacchi.
- Ecco fatto! Hai creato un perfetto angolo di relax.
Appendere l’amaca tra una parete e un albero o una colonna
- Accertati che i due lati siano idonei a sostenere il peso del corpo.
- Procurati supporti, tasselli e viti adatti a quella superficie, e una corda, tenendo conto che da una parte dovrai forare e dall’altra avvolgere la corda.
- Fora la parete all’altezza corretta, inserisci i tasselli e avvita i supporti. Dal lato dell’albero (o della colonna) avvolgi e annoda saldamente la corda, lasciando una specie di asola alla fine.
- Appendi l’amaca ai supporti con un moschettone o un gancio a S per ciascun lato.
Appendere un’amaca tra due alberi
- Accertati che gli alberi siano abbastanza robusti da sostenere il peso del corpo.
- Controlla di avere a disposizione la distanza ottimale indicata per la tua tipologia.
- Procurati due corde o cinghie e due moschettoni.
- Avvolgi ciascuna corda attorno al proprio tronco con un nodo ben sicuro, poi collega gli occhielli alle corde o alle cinghie con un nodo oppure tramite un gancio a S o un moschettone.
- Ecco fatto! Comincia a oscillare tra i due alberi.
Perché usare i moschettoni
I moschettoni sono il sistema più pratico per appendere la tua amaca ai supporti o alle corde, perché ti permettono di poterla staccare in pochi secondi, per riporla quando non la usi, rimuoverla quando piove (se all’esterno) e in generale per liberare lo spazio quando serve. Uno dei principali vantaggi di un’amaca, infatti, è che può essere facilmente appesa e rimossa. Così l’amaca dei tuoi sogni può alloggiare in qualsiasi angolo della tua casa, togli e metti.
Cura e lavaggio dell’amaca
Di seguito trovi alcune indicazioni generali per conservare la tua amaca al meglio e farla durare il più possibile nelle condizioni ideali. Tieni conto che:
- i materiali di cui è fatto il tessuto incidono notevolmente sulla durata di un’amaca. Le nostre amache sono in robusto filo di cotone (amache di Tintorero) e in resistente fibra di moriche (amaca Warao): se le tratti bene, dureranno tantissimo!
- Se terrai l’amaca pulita, non la lascerai bagnata a lungo, la smonterai e riporrai nei periodi di inutilizzo, potrà restare bella e funzionale per molti anni.
Cura
Appendi l’amaca in modo da non farle sfregare il pavimento, altrimenti a lungo andare il tessuto potrebbe danneggiarsi.
Le nostre amache sono molto resistenti, ma temono l’umidità prolungata; dunque se dovessero prendere acqua fa’ in modo che si asciughino il prima possibile.
Se usi la tua amaca all’aperto, tieni conto che la luce diretta del sole per tante ore al giorno potrebbe nel tempo sbiadire il colore. L’ideale è tenerla in mezz’ombra.
Al termine della stagione estiva, ricordati di lavare e riporre l’amaca, ben asciutta, in un luogo riparato.
Lavaggio
Tutte le nostre amache possono essere lavate facilmente a mano e, per la maggior parte, anche in lavatrice: non serve andare in lavanderia.
Per le istruzioni di lavaggio ti invito a leggere le indicazioni di ciascun modello, che puoi leggere nella relativa scheda prodotto. Questo perché ogni tipologia, in base al materiale del tessuto e ad altre caratteristiche, potrebbe avere istruzioni specifiche.
FAQ ulteriori
In coda ecco alcune risposte alle domande più frequenti che ricevo e magari balenano in testa anche a te, ma non osi fare 🙂
L’amaca mi farà venire il mal di schiena?
Che differenza c’è tra amache tradizionali e ornamentali?
Invece le amache tradizionali come le nostre sono, oltre che belle, anche funzionali: la loro larghezza è tale che ti ci puoi sdraiare anche in diagonale, cioè di traverso alla lunghezza, così da sostenere il corpo ben disteso dalla testa ai piedi. Questa differenza è molto importante per la tua schiena.
Le vostre amache sono fatte a mano o a macchina?
L’amaca si usa in spiaggia, giusto?
Se ci pensi, l’amaca è un letto perfetto: leggero, portatile e molto più igienico di qualsiasi materasso. Se ti capita di viaggiare in America Latina, in qualche angolo remoto puoi vedere ancora camionisti che appendono le loro amache sotto il telaio del proprio mezzo, per schiacciare un pisolino. Si dondolano lentamente nel loro piccolo bozzolo accogliente, chiudono gli occhi, si rilassano e si addormentano profondamente, circondati dal ferro delle loro macchine. Stanno facendo una siesta o una minivacanza? Questione di punti di vista 🙂 Pensa che anche tu puoi andare tutti i giorni in vacanza restando a casa!
Lo stile del mio arredamento non è esotico o tropicale, l’amaca ci starà bene?
Si può dormire in un’amaca? Non si rischia di cadere?
Posso salire sull’amaca in compagnia?
Fai entrare la bellezza nella tua casa…
… e le email di Oriwaka nella tua posta. Così possiamo avvisarti quando entrano nuove collezioni, riservarti delle promozioni speciali e, ogni tanto, condividere con te le storie di meraviglia che si nascondono nei nostri manufatti. Con misura, a un ritmo slow: perché è il nostro stile e perché la bellezza non è mai invadente.
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