Amache

«Tutto ciò che chiedo è un‘amaca su cui dondolare», Anonimo.

Amàca viene dallo spagnolo hamaca, che deriva a sua volta da una voce caraibica. Nei paesi tropicali è il giaciglio per eccellenza, appeso alle estremità a due alberi o pali; ma per disporla non serve un giardino o una foresta, bastano due punti di fissaggio (o di sospensione) abbastanza forti da sopportare il peso e una distanza tra loro di almeno 3 metri. 

Le nostre amache sono ideali sia da interni che da esterni e funzionano in una vasta gamma di scenari: tra due pareti, due alberi, una parete e un albero; appese a una trave, a una pergola da patio o a un soffitto. 

Oltre a essere un letto pensile, l’amaca è un’opera di manifattura accurata a partire da un filato resistente – un tempo di lana, oggi di cotone robusto – che viene tessuto e poi ricamato a mano.

Nell’amaca il corpo si accomoda e lascia cullare, sospeso e sorretto nello stesso tempo. Si dice che nessun altra forma di letto sia più comoda di questa, che richiama la siesta, il riposo nella quiete della natura, il sollievo da ogni fatica, mentale e fisica. 

Le amache di ORIWAKA, disponibili in diverse dimensioni e fantasie, sono realizzate a telaio nel villaggio di Tintorero, nell’entroterra venezuelano, con una tecnica tramandata da generazioni. Questo particolare tipo di tessitura e finitura manuale richiede oltre 8 ore di lavoro e l’utilizzo di circa 4-6 chili di robusto filo di cotone.

 

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